

ASSOCIAZIONE UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ - UNITRE - SEDE DI TERNI
CINEFORUM AL CITYPLEX DI TERNI
Attenzione orario: VENERDI’ 7 NOVEMBRE ORE 16:30 Sala 3
FILM: “ANNA”- Regia di MONICA GUERRITORE
Raccontare un'icona è sempre un processo complicato, se poi quell'icona è una donna infinitamente complessa e amata come Anna Magnani tutto si complica a dismisura. Anna è il tentativo di Monica Guerritore di mostrare al pubblico una Magnani umana e fragile, una donna autentica segnata dalla vita e con delle aspirazioni forti, artista tormentata che fa della settima arte e del teatro la sua ragione d'esistere. La regista e interprete costruisce quindi un lungometraggio sugli ultimi anni di carriera del mostro sacro del cinema italiano, raccontandone i traguardi altissimi così come gli anni più insoddisfacenti, tenendo sullo sfondo una Roma magica, quasi onirica, un luogo senza tempo dove ricordare pezzi di vita, strazianti separazioni e umane pulsioni.
È il 21 marzo del 1956 e Anna Magnani ha appena vinto l'Oscar come miglior attrice protagonista per La rosa tatuata, ma non è andata in America a ritirarlo, timorosa del viaggio in aereo. È rimasta quindi nella sua Roma, circondata dai gatti e dalle persone che la conoscono da sempre. La città eterna diventa quindi in parte palcoscenico, un luogo ai limiti del reale, onirico e misterioso dove Anna ripercorre momenti cardine della propria vita, incontrando i volti notturni che popolano i vicoli: paparazzi, netturbini, prostitute e persino il drammaturgo Tennessee Williams. Il film va così avanti e indietro nel tempo raccontando una donna che, nonostante reciti per vivere, rimane sempre autentica con il mondo ma, forse, meno con sé stessa. Anna è un film estremamente rigoroso, sia nella scrittura che nella messa in scena. Magnani appare profondamente umana e fragile, ce ne rendiamo conto mentre cammina nei solitari vicoli di Roma, stanca e tormentata dal passato e dal presente. Quei momenti costituiscono la parte più riuscita dell'opera, anche la più comunicativa: scene nelle quali mostrare la sua apparente immobilità, le sue insicurezze e il peso di una vita che non è stata solo applausi e riconoscimenti ma anche dolore, affetti incerti e scelte difficili. Purtroppo raggiunta la metà questo aspetto viene messo un po' da parte per far viaggiare la narrazione verso uno stile di biopic più classico e lineare. Monica Guerritore, in veste anche di attrice, sceglie di caratterizzare la sua protagonista mettendole in bocca battute precise e compassate che, in certi momenti, vanno in contrasto con la Magnani più impulsiva e colloquiale, in un registro interpretativo poco chiaro e a tratti fuorviante.
Tratto da Movieplayer Film (online)